Abstracts
Riassunto
Dopo la fine di una relazione e le dimissioni dal lavoro “io” de Le stelle fredde sceglie di ritornare nella villa d’infanzia, dove le sue visioni e peregrinazioni straniate s’intrecceranno alla presenza inquisitiva di un poliziotto-filosofo e al racconto dell’aldilà di un Dostoevskij resuscitato. Il sostrato psicoanalitico del romanzo non porta tanto a una decostruzione formale quanto a una rielaborazione della soggettività secondo la teoria della percezione di Merleau-Ponty e altre suggestioni della cultura novecentesca. Rinnegati idealismo e intellettualismo “io” trova infine sollievo nella schedatura di oggetti in un difficile spazio liminale e purgatoriale che scambia e confonde coscienza e mondo, vita e morte.
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