Abstracts
Riassunto
L’articolo ambisce a investigare la percezione che Vincenzo Monti ebbe dell’Inghilterra nella sua poesia ‘politica.’ Piuttosto trascurata, anche a fronte di un sempre crescente peso culturale e politico, nella corrispondenza privata di Monti, l’Inghilterra trova invece uno spazio non piccolo nella produzione in versi del poeta. Un dettagliato close-reading delle opere più rilevanti svela infatti come le idee di Monti si siano tradotte in una serie di stilemi ed espedienti stilistici tipizzata, abbondantemente riusata e quindi facilmente riconoscibile. Questa standardizzazione operata da Monti concorre a dipingere ritratti ben precisi dell’Inghilterra in funzione dei propri scopi di poeta d’occasione, confermando al tempo stesso non una reale curiosità o meditazione sulla nazione come era stato per molti suoi contemporanei, ma piuttosto un interesse ‘strumentale,’ dato specialmente dalla necessità di includerla sulla scena di vivide rappresentazioni messe al servizio della propria poesia encomiastica, frutto di occasioni ‘ufficiali.’ Infine, l’indagine serve anche a comprendere alcune caratteristiche della poesia ‘politica’ di Monti: l’approfondimento del caso-studio in questione permette infatti di decifrare l’ecletticità del poeta per comprenderne alcune delle ragioni e manifestazioni.
Parole chiave:
- Vincenzo Monti,
- Stylistics,
- Poetry,
- England,
- 18th century,
- 19th century
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Appendices
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